vegamaro feudi di guagnano

Il Vegamaro, primo Negroamaro per vegani e vegetariani al mondo, sarà presente dal 10 al 13 aprile, alla 50° edizione del Vinitaly.

Il 2016 è l’anno del 50° anniversario di Vinitaly, forse la fiera del vino più importante al mondo. Ognuno festeggerà a modo suo, se festeggerà, questa grande manifestazione che è insieme occasione di business e tempio delle vanità umane.

Fino a qualche mese fa non pensavamo di brindare con un vino che di sicuro non era nei nostri pensieri: un po’ come quel figlio a cui non si pensa e che poi arriva…inaspettato. E così è accaduto per il Vegamaro, l’ultimo dei nostri vini, del quale siamo molto orgogliosi essendo il primo Negroamaro imbottigliato al mondo destinato a vegani e vegetariani.

Potevamo scegliere uno stand tutto “green” per l’occasione ma abbiamo optato per una soluzione “minimalista”: un bel cesto di veri ortaggi e un poster con il volto di Leonardo e alcune delle sue macchine nella zona degustazione.

Presenteremo questo nuovo vino consapevoli di aver raccolto una grande sfida: quella di confrontarci con un universo di consumatori molto sensibile ai temi di una alimentazione sana, alternativa e soprattutto “cruelty free”.  Una comunità molto ampia di cittadini, italiani e stranieri, che ama la natura, in tutte le sue forme, e soprattutto il vino se pur con alcune specifiche caratteristiche.

Infatti il Vegamaro, sintesi della parola vegano/vegetariano e negroamaro, non presenta alcuna differenza gusto-olfattiva rispetto a un normale vino e, infatti, risulta molto apprezzato anche dai cosiddetti consumatori “convenzionali”.

Cambia, invece, il modo di ottenerlo. Infatti, nei vini vegani è fatto assoluto divieto di utilizzare sostanze di origine animale durante tutte le fasi del processo produttivo (dalla vinificazione al finissaggio, dall’affinamento all’imbottigliamento) come per esempio l’albumina d’uovo o la caseina, o additivi/coadiuvanti OGM. Nello specifico, in fase di chiarifica noi utilizziamo una proteina vegetale pura “Allergen Free”.

Anche il packaging, dall’etichetta alla bottiglia, dal tappo alla scatola, sono stati concepiti nell’ottica della eco sostenibilità. Un’unica etichetta orizzontale, bottiglia bordolese di soli 350 grammi e un tappo “senza impronta di carbonio”, prodotto e brevettato da NOMACORC, completamente riciclabile e ricavato da biopolimeri rinnovabili a base vegetale estratti dalla canna da zucchero. Tutto il processo produttivo, dalla vinificazione all’imbottigliamento, è stato certificato da ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale) uno dei maggiori e più importanti istituti di certificazione europei.

A pochi giorni dal suo lancio, il Vegamaro ha registrato un interesse molto forte soprattutto, com’era prevedibile, da parte dei media di settore e non solo. Infatti, proprio in questi primi mesi dell’anno, uno studente dell’Università Bocconi sta conducendo uno studio, oggetto di tesi, proprio su questo innovativo prodotto della nostra cantina somministrando un apposito questionario che vi invitiamo a compilare, se vegani, cliccando su https://unibocconi.qualtrics.com/SE/?SID=SV_cHiH5UsEMK9zYAl

 

Comunque, che siate vegani o no, siete avvisati: questo ultimo nostro negroamaro è veramente unico e straordinario e vale la pena assaggiarlo.

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